. Museo Cospiano : annesso a quello del famoso Vlisse Aldrovandi e donato alla sua patria dall' illustrissimo signor Ferdinando Cospi ..., Fra' gli Accademici Gelati il Fedele, e principe al presente de' medesimi . Flaminiaitem erant luogo : dequali fervivanfì ne Sacrifizii dellantica Roma i Flamini, le VerginiFiaminum Flaminie, le quali erano figliuole deFlamini, & i Pontefici: Mentre con effimSrtMfn?. Hanno quelli le lame di ferro, larghe due dita,flr>, Flami e mezo là dove Fi commettono ne manichi; e che nel redo Fi dilatano, crefeen-nia: Anciiig. Do a poco

• Bildanbieter: Reading Room 2020 / Alamy Stock Foto
• Bild-ID: 2CE631C
• Dateigröße: 7,1 MB (266,9 KB Komprimierter Download)
• Freigaben (Releases): Model - nein | Eigentum - nein
• Format: 3288 x 760 px | 27,8 x 6,4 cm | 11 x 2,5 inches | 300dpi

Weitere Informationen

Dieses Bild ist ein gemeinfreies Bild. Dies bedeutet, dass entweder das Urheberrecht dafür abgelaufen ist oder der Inhaber des Bildes auf sein Urheberrecht verzichtet hat. Alamy berechnet Ihnen eine Gebühr für den Zugriff auf die hochauflösende Kopie des Bildes.

Dieses Bild kann kleinere Mängel aufweisen, da es sich um ein historisches Bild oder ein Reportagebild handel

. Museo Cospiano : annesso a quello del famoso Vlisse Aldrovandi e donato alla sua patria dall' illustrissimo signor Ferdinando Cospi ..., fra' gli Accademici Gelati il Fedele, e principe al presente de' medesimi . Flaminiaitem erant luogo : dequali fervivanfì ne Sacrifizii dellantica Roma i Flamini, le VerginiFiaminum Flaminie, le quali erano figliuole deFlamini, & i Pontefici: mentre con effimSrtMfn?. tag1,avafiJag°laalla Vittima. Hanno quelli le lame di ferro, larghe due dita,flr>, Flami e mezo là dove fi commettono ne manichi; e che nel redo fi dilatano, crefeen-nia: Anciiig. do a poco a poco in larghezza da amendue i lati, fin verfo leflremità : dove rac.f.15! &IO co§*iend°fi gentilmente, finifeono in una punta aguzza, alquanto ripiegata in-ècmpp.t.), dietro; e da quello capo fono affilate fin dal lato della coda per un terzo dellajinttquit. loro lunghezza, acciò tagliando non che in punta, da ambe le parti, più fpeditaKom.c.i6> sapriflero la ftrada nella gola de gli animali deiìinati alle loro ferite. I manichi delle medefime, fatti di dente dIppopotamo, ò fia Cavai Marino, rotondi, e Iodi,. L I-B.R.Ò TER Z 0. CAP« Xll %y9 iodi, terminano in una Statua di Leone divorante una fiera ; e dove sinferifccin elfi la lama, fono falciati con una grotta ladra dargento, nella quale inca-flratc brillano diverfe gemme, che con la varietà de colori esprimono varie.fi-gurehumane intiere, in campo di pietra Lazuli. Onde non cedono di pompaalle Secefpite ufatefinoal tempo di Fefto Pompejo ,il quale deferi vendo queftaforte di Coltelli Sacrificali, ci lafciò memoria non che dell ufo, della figura» efornimenti loro, limili in gran parte a quelli del Mufeo, collo feri verne, Secef-pita cu/ter di ferreus oblongus, manubrio eburneo , rotundo , fa lido , untto (P Demp^.l.^.come legge il Dempftero, vinclo) adcapulum, auro, argentoq fixo cUvis aneist ^J,? *.?*•-tre cyprio , quo flamine* , ¥ laminici virgines , Pontificefque ad Sacrifici* ttie-bantur. I Altr